D'altre dissolvenze

D'altre dissolvenze

Leggendo le poesie di questa nuova raccolta “D’altre dissolvenze” non ho potuto che constatare e prendere atto della maturità poetica raggiunta da Gloria, nella pienezza delle proprie qualità e di una sensibilità sempre più crescente. In essa si alternano momenti di abbandono, di tristezze, rimpianti, nostalgie ed anche di speranze, proprio come le dissolvenze semplici, quelle graduali apparizioni o sparizioni di un’immagine su di uno schermo oppure come l’alternarsi delle dissolvenze incrociate, che si generano con la scomparsa di un’immagine conclusiva d’una sequenza e la graduale sovrapposizione dell’immagine iniziale d’una sequenza successiva.

Queste 49 poesie confermano il carattere dell’Autrice, i cui versi denotano soprattutto fragilità interiore e talora la forza di non riuscire a fare emergere dal proprio “io” tutto ciò che avrebbe voluto fare o dire, attimi patinati da uno strato di tristezza ed anche l’incapacità a gestire le proprie emozioni. che talora vorrebbero esplodere, ma restano invece chiuse nella sensibilità del suo animo. Alla base di tutti i suoi versi c’è una costante: l’incessante ricerca d’amore, il bisogno di trovare qualcosa a cui aggrapparsi o qualcuno in cui credere, a cui dedicarsi senza “se” e senza “ma”, dandosi incondizionatamente, ed è proprio questo vano rincorrere che spesso la blocca e la fotografa in momenti di vuoto e smarrimento, facendola cadere in attimi di pessimismo e rammarico o ancora in stati di abbandono confusionale dove le incertezze prendono il sopravvento.

Altri temi affrontati in questa raccolta riguardano anche la natura, i colori dell’anima, la fede, le debolezze umane, i dolori e le sofferenze, gli sprazzi d’effimera gioia, la realtà che ci circonda con tutte le sue sfaccettature, però tutti aventi sempre come nucleo centrale la ricerca esistenziale di se stessa e la paura di non farcela, in cui domande e risposte, dubbi e certezze si mettono in discussione, appaiono e scompaiono come magie da prestigiatore, dissolvendosi in un fluttuare emotivo che rapisce l’animo del lettore.

Infine due parole di elogio è doveroso dedicarle alla giovanissima Autrice - Luce Santato, figlia di Gloria - la quale con i suoi splendidi disegni ha voluto istoriare, con grande efficacia da nascente Artista, le varie tematiche affrontate dai testi poetici, donando così ulteriore prestigio artistico all’opera; ci sono otto splendidi disegni all’interno, più quello di copertina. Per concludere direi che il libro è un gioiellino da leggere, permettendo al lettore di poter così riflettere sui tanti sentimenti, positivi e negativi, comuni ad ogni essere umano. | da Presentazione al libro a cura di G. Gambini