Corpo e salute
Corpo e salute
  • -5%
Corpo e salute
Corpo e salute

Dossier

Corpo e salute

Disponibile Ebook disponibile
10,45 € 11,00 € -5%
Tasse incluse

… la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti … la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana | Costituzione Italiana, art. 32

Formato
  • Cartaceo
  • Digitale (pdf)

L’antropologia culturale da tempo ci ha insegnato almeno tre cose sul corpo. La prima: il corpo è il principale grande campo di scontro e incontro tra natura e cultura: se è vero che il corpo nella sua figura fisica e biologica ci appare già “dato” e impostato, è pure vero che gli uomini hanno sempre messo mano al proprio corpo con le invenzioni culturali (e oggi tecnologiche) piú disparate.
La seconda: il corpo pur essendo un “universale” ha sempre assunto i significati e le valenze piú diverse in tutte le espressioni culturali, religiose, politiche e civili che gli esseri umani hanno elaborato e messo in circolazione. In altre parole, come ha scritto Mary Douglas, «il corpo è una foresta di simboli», una ricchezza che non possiamo né impoverire né depauperare.
La terza: il corpo, pur nella sua mirabile configurazione, cosí com’è non è perfetto, non è specializzato, esso è lí perché noi ce ne facciamo carico e lo “curiamo” con la creatività “culturale” di cui siamo capaci. Non c’è comunità e cultura umana che non l’abbia modellato, trasformato, vestito, dipinto (si pensi alla pratica dei tatuaggi): nessuno lo ha lasciato e lo lascia cosí come ce lo dona Madre Natura.

In questa linea probabilmente dobbiamo leggere l’esplosione della odierna attenzione estetica e tecnologica, fino al potenziamento e alle implicazioni del postumano, per i nostri corpi. Arnold Van Gennep, antropologo dei riti di passaggio, ha scritto che il corpo «… è stato trattato come un semplice pezzo di legno che ciascuno dispone e sistema a suo modo: si è tagliato ciò che eccedeva, si sono perforate le pareti, si sono incise le superfici piane, seguendo talvolta i capricci dell’immaginazione …».
Il corpo dunque è come una sorta di materiale che gli uomini hanno e continuano a manipolare. Il corpo in ogni caso ha sempre costituito anche una sorta di banco di prova per l’elaborazione dei valori di una società e di una comunità. Come se esso portasse con sé una grammatica di base della visione morale comune.

Lo si è sempre modellato, ma si è anche cercato di rispettarne i confini invalicabili. Una morale del “fino a un certo punto”, oltre quel punto non si andava. Ma oggi sembra che quel punto non sia facilmente individuabile né condivisibile. Ed è questo punto che qui ci interessa focalizzare. Lo stesso concetto di salute, di cui ormai conosciamo la complessità, l’ampiezza culturale ed economica, rientra ormai in questa opera di modellamento continuo che noi uomini compiamo del nostro corpo.

E rientra pure nella questione: qual è il punto che anche la salute deve cercare di individuare e tenere presente?
Non è facile poiché le nostre richieste si fanno sempre piú pressanti ed esigenti allo stesso tempo che le risorse si fanno sempre piú ristrette per un sempre maggior numero di persone nel mondo, e sempre piú indirizzati gli interessi (i guadagni) per una piccola minoranza che dispone di possibilità ormai fonte di disparità e di ingiustizia.

Nei saggi e nelle narrazioni esperienziali presenti nelle prossime pagine, il lettore avrà modo di riflettere e articolare un quadro non solo delle problematiche emergenti ma anche dei tentativi in atto di misurarsi con queste sfere di complessità etica e professionale, oltre che civica e personale.
Una dimensione emerge tra tutte: parlare del corpo vuol dire parlare di noi, di come stiamo cambiando e di come facciamo fatica a coniugare la modellabilità del corpo e la sua grammatica morale.
Senza questa assunzione in proprio della problematica, è difficile reperire un riferimento etico fruttuosamente condiviso. “Io subisco questo corpo che governo”: è questa la fotografia contraddittoria e paradossale del nostro rapporto con il corpo ben sintetizzata dal filosofo Paul Ricoeur.

E la sensazione è che oggi noi siamo piú incantati dal governare il nostro corpo, salvo poi fare i conti concreti con il fatto che lo subiamo, magari a causa dello stesso nostro governo.
Cerchiamo soprattutto ora un’etica che ci accompagni per tenere insieme sia il subire che il governare.
Tanto il primo quanto il secondo, pur essendo intimamente personali, hanno entrambi bisogno di una nuova figura della solidarietà collettiva che ci tenga desti nei confronti delle insorgenti ingiustizie nel campo sia della salute che della tecnologia.
Il polo che ci guida in questa ricerca può essere quel cammino di umanizzazione, mai compiuto, che proprio il nostro corpo porta iscritto in sé.
È all’interno di questo cammino che trovano la loro etica sia le professioni di cura sia quelle dell'innovazione tecnologica.

Lorenzo Biagi

Editore
Proget Edizioni
Autore
Autori Vari
Consulenza Editoriale
Germano Bertin, Giuseppe Bon
Lingua
Italiano
Anno Edizione
2017
Dossier n°
01/2017
Numero Pagine
112
ISBN
978-88-94868-27-2
978-88-94868-27-2

Francesco Spagna
Cosa tocca vedere: corpi esposti (in vendita) e altre sinestesie

Leopoldo Sandonà
Dal corpo-evento all'evento della corporeità

Lorenzo Voltolin
Il medium del corpo: incontrare l'umano nelle sue polarità

Paolo Benanti
Neuroscienze e post-umano: guidare l'innovazione tecnologica

Francesca Marin
I diversi significati di salute: oggettiva, soggettiva e globale

Alex Pozzato
Salute "in genere": per un'etica della corporeità, vera "cifra" di senso dell'esistere

Andrea Canevaro
La salute "difficile": la disabilità del corpo come "interrogazione" alla comunità sociale

Enrico Miatto
Il corpo "fragile": banco di prova tra identità e relazione educativa

Mery Biasutto
Qualità di vita ed esiti sensibili: l'infermiere e le cure palliative domiciliari

Giovanni Fasoli
"It's a beautifull life": corpo, bellezza, musica, pensiero e spiritualità

Anna Richiedei
Ambiente | Green building: servono strategia e strumenti di pianificazione urbanistica locale

Gino Lelli, Andrea Sarcinelli
Bioetica | Animazione sociale e Terza età: Centri sociali e Case di Cura

Alberto Gallippi
Spazio aperto | Etica e democrazia | Nuova etica democratica

Costi della Rivista EPP:

  • Edizione cartacea • individuale € 28,00 • istituzionale € 54,00
  • Edizione digitale • individuale € 20,00 • istituzionale € 40,00
  • Edizione cartacea + digitale individuale € 32,00 istituzionale € 60,00

Prendere contatti con PROGET EDIZIONI: 049 643195 • edizioni@proget.it • www.facebook.com/ProgetEdizioni

Libro aggiunto alla lista
Product added to compare.