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… la città è una stupenda emozione dell’uomo. … un’invenzione, anzi: è l’invenzione dell’uomo. … il riflesso di tante storie | Renzo Piano
Ormai i dati che ci descrivono lo stato di malattia della nostra Terra, sono cosí evidenti e clamorosi che diventa perfino imbarazzante commentarli. L’interesse dei contributi multidisciplinari raccolti in questo numero della rivista, consiste primariamente nella forza e nella ragionevolezza delle diverse prospettive propositive per iniziare, sia pure in grave ritardo, a curare il nostro abitare la Terra. Infatti è piú corretto affermare non che la Terra è malata, ma che il nostro modo di abitare la Terra è malato e dunque esso ammala anche la Terra con tutte le sue innumerevoli forme di vita.
Se in questione è il nostro modo di abitare la Terra, è evidente che dobbiamo intervenire prima di tutto su questo piano. In primo luogo dobbiamo riconoscere l’insufficienza di un modo di avvicinare la Terra che la modernità ci ha cucito addosso, e del quale la scienza, la tecnica e l’economia in particolare sono figlie. Ovvero la cultura moderna ci ha irregimentati ad avvicinare la Terra secondo la logica dei diritti.
Ora tale logica, almeno su questo àmbito, si è dimostrata distruttiva. E continua a dimostrarsi controproducente.
In secondo luogo, dobbiamo rileggere Hans Jonas e il suo troppo dimenticato “Principio responsabilità” che per la prima volta ci ha posto di fronte alla nostra responsabilità per le generazioni future: «La responsabilità è la cura per un altro essere quando venga riconosciuta come dovere, diventando “apprensione” nel caso in cui venga minacciata la vulnerabilità di quell’essere. Ma la paura è già racchiusa potenzialmente nella questione originaria da cui ci si può immaginare scaturisca ogni responsabilità attiva: che cosa capiterà a quell’essere, se io non mi prendo cura di lui? Quanto piú oscura risulta la risposta, tanto piú nitidamente delineata è la responsabilità. Quanto piú lontano nel futuro, quanto piú distante dalle proprie gioie e dai propri dolori, quanto meno familiare è nel suo manifestarsi ciò che va temuto, tanto piú la chiarezza dell’immaginazione e la sensibilità emotiva debbono essere mobilitate a quello scopo».
In terzo luogo siamo tutti proseliti di una mentalità che ha incoraggiato la violazione di antichi tabú, il superamento di limiti come segno di progresso e di crescita. Ebbene è proprio questa mentalità che va smontata pezzo per pezzo da una nuova educazione incentrata non solo sul senso del limite ma soprattutto - è ora di dirlo - sul valore del limite. Se ci hanno insegnato a sfidare i limiti, con esiti catastrofici in tutti i campi, oggi è giunto il tempo di tenere in onore i limiti e perfino di educarci tutti alla costruzione di un ethos del limite.
Abitare la Terra all’insegna del culto del limite. Se vogliamo che in avvenire - scriveva Jonas - esista ancora un mondo adatto a essere abitato, dobbiamo educarci tutti a un nuovo imperativo etico: «Agisci in modo che le conseguenze delle tue azioni siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra». Ma oggi c’è ancora tempo per questo agire responsabile?
Lorenzo Biagi
Parole chiave
Etica, Etica per le Professioni, Etica e Politiche Ambientali, Abitare la terra, responsabilità. pianeta, sostenibilità, ethos del limite, …
- Editore
- Proget Edizioni
- Autore
- Autori Vari
- Consulenza Editoriale
- Matteo Mascia
- Lingua
- Italiano
- Anno Edizione
- 2019
- Dossier n°
- 02/2019
- Numero Pagine
- 114
- ISBN
- 978-88-94868-51-7
abitare la terra: tra innovazione e generazioni
Matteo Mascia
Etica civile, sostenibilità e generazioni
etica, filosofia, teologia
Simone Morandini
Di chi è la terra? Un interrogativo per l'Antropocene
Giuseppe Barbera
Marco Marchetti
I paesaggi agrari: tra abbandono e rigenerazione sostenibile
Marco Marchetti
Quale agricoltura sostenibile stiamo aspettando?
Davide Pettenella
Gestione responsabile dei sistemi agricoli e forestali: oggi e domani
applicazioni per ambiti professionali
Carlo Cellamare
Partecipazione e innovazione sociale: riappropriarsi del rapporto con la terra
Laura Secco e Aa. Vv.
Il contributo dell'innovazione sociale in ambito agricolo e forestale
Matteo Aguanno
Avvicinarsi con responsabilità ai territori rurali: l'esperienza dei GAL
Guido Turus
Cittadini e territorio: una responsabilità condivisa per la terra
Silvia Paolini
Rigenerare relazioni: un processo di agricoltura sociale
Giovanni Dal Toso
Alessia Barra
Di generazione in generazione: tra tradizione, innovazione e sostenibilità
rubriche per ambiti professionali
Claudia Maulini
Formazione | Pedagogia e competenza | Educare alla vita lavorativa
Simone Grigoletto
Spazio Aperto | Etica e Sport | Il "saper essere" dell'allenatore: la sfida pedagogica
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