Vivere da ragazzi

Vivere da ragazzi

«… le parole che ho letto, le pagine di vita, i sogni condivisi, le poesie richiamate, le cose non dette, persino, … descrivono con pennellate lievi ed efficaci il volto e la storia di Adele, una donna esile e tenace, fino a farne immaginare i lineamenti.

Un racconto di sé, passato attraverso il patire che ne ha affinato il sentire, che si fa, qui, consegna. Tutto si svolge con garbo e, allo stesso tempo, con pudore, rispetto, delicatezza. Il lettore disposto a lasciarsi bagnare da pensieri e confidenze che invitano al vero si troverà tra le mani, alla fine, qualche domanda in piú: ma ne sarà felice e … coinvolto.

Se la lettura, poi, sarà accompagnata da una matita pronta a segnare parole, anche poche, ma vere, quelle che riescono a interpellare, non sarà difficile sorprendersi a fissare, magari in segreto, nel proprio diario interiore, pensieri nutrienti, domande importanti, sogni esigenti. Queste pagine, questi appunti di viaggio, chiedono, prima di tutto, di restare dentro e di seguire, poi, sentieri inediti di condivisione e di coinvolgimenti che aprono al vivere, che esigono fecondità e temerarietà: e non solo ai … ragazzi.

Parole brevi, pensieri veri, desideri esigenti, da attraversare in punta di piedi, per imparare a “vivere da … ragazzi”, sempre, osando affrontare l’inedito, che porta il nome di ciascuno. E farlo … per piccoli passi. | Germano Bertin