Sostanze chimiche tra ricerca e valenza sociale

Sostanze chimiche
tra ricerca e valenza sociale

«Conosco Alberto da oltre trent’anni. All’epoca, i miei programmi di ricerca erano orientati alla risoluzione di problemi legati all’inquinamento ambientale e alla valutazione dei rischi connessi con la possibilità di contaminazione da parte dei lavoratori esposti professionalmente. In particolare si trattava di mettere a punto nuove metodologie analitiche per la determinazione di prodotti, prevalentemente organici, in matrici complesse. Per l’esecuzione di tali indagini, assolutamente non di routine, era necessario ricercare tecniche innovative aventi la massima specificità, assoluta precisione ed alta sensibilità per valutare composti a bassissimi livelli di concentrazione.

La comparsa sulla scena scientifica di Alberto, che si era fatto le ossa alla scuola di Pietro Traldi e che avevo avuto modo di apprezzare durante la collaborazione con lo stesso Traldi, rappresentò un’ottima occasione che ovviamente non lasciai scappare. Iniziò così una collaborazione che durò molti lustri. La voglia di Alberto di esplorare sempre nuovi terreni ampliando i propri orizzonti è testimoniata dalla stesura di queste pagine da cui traspaiono evidenti non solo l’orgoglio e il compiacimento per quanto realizzato nel corso della sua vita lavorativa, ma anche il desiderio di coinvolgere un pubblico più vasto portandolo per mano alla conoscenza della propria attività di ricercatore; penso che anche in questa occasione abbia colto nel segno riuscendo a rendere comprensibile e soprattutto interessante una materia difficile, misteriosa, ma affascinante come la chimica.

La voglia di comunicare e il desiderio di fare sembrano essere le sue caratteristiche più manifeste, che lo portano a considerare l’ozio come un nemico da tenere lontano in tutti i modi». | Lucio Doretti