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Grazie Signore, per avermi chiamato a essere cristiano, religioso, sacerdote e missionario
padre Pedro
Una vita per gli ultimi
sempre fino all'ultimo
Padre Pietro, invece, ha ricevuto il grande dono di poter partire come missionario, in terra brasiliana, all’età di 47 anni. Vi rimase per 35 anni, diventando intraprendente e creativo strumento della Provvidenza in situazioni di estrema povertà.
Leggendo le pagine dell’intervista a Padre Pedro - realizzata da Franca Sanavio - sono stato colpito dal fatto che egli, in Brasile, si sentiva quasi attratto dalla località del Paese piú povera di quella in cui si trovava. La stella polare della sua esistenza è stata la passione per i piú ultimi degli ultimi, come Madre Teresa di Calcutta. Sarebbe stato pienamente comprensibile e giustificabile se si fosse fermato a gustare i frutti che maturavano dalla sua intensa e geniale attività pastorale. E invece, una volta avviata la missione e averla dotata di strutture idonee, anche con la collaborazione dei laici e dei benefattori, chiedeva di andare dove veniva a sapere che esistevano povertà ancora maggiori. Condusse cosí, per scelta, una vita itinerante nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo.
Ecco che a Guarulhos (nello Stato di San Paolo) e a Parnaiba (nello Stato del Piauí) si sente coinvolto anche nell’esperienza dei lebbrosi, e poi si reca all’Isola Grande “Santa Elisabetta” e infine a Maceiò nello Stato di Alagoas. Quando le forze cominciarono a diminuire, nel 2009, all’età di 83 anni, decise di rientrare in Italia ma non per godersi il meritato riposo, bensí per dedicarsi ad altre povertà: ammalati, anziani, persone sole, bisognosi, Casa di riposo, ministero delle confessioni, collaborazione con i parroci della zona di Maserà (PD). Anche lui, come padre Leopoldo, ottenne di “morire sulla breccia”, spendendosi fino alla fine, con generosità e disponibilità. Possa intercedere per la fecondità dell’opera di evangelizzazione della Chiesa e per le vocazioni sacerdotali, religiose e missionarie. Protegga l’opera missionaria da lui iniziata; la sua preghiera susciti persone generose capaci di continuarla ovunque ci siano mendicanti d’amore, accanto a chi fatica a vivere. | Fr. Flaviano Giovanni Gusella Ofmcap - Direttore dell’Opera San Leopoldo Mandić
- Editore
- Proget Edizioni
- Autore
- Franca Sanavio (intervista a cura di)
- Anno Edizione
- 2020
- Numero Pagine
- 74
- Dimensioni
- 13,5x21,0 cm
Padre Pedro Quiriti
Nasce a Bertipaglia (Padova) il 17 aprile 1926. Per gran parte della sua vita ha annunciato il Vangelo in Brasile. Ha scoperto la propria vocazione sin da adolescente. Pensava di non essere “all’altezza” dello studio della Teologia, così, su consiglio del suo confessore, in un primo momento è entrato come laico nella Società San Paolo, dedicandosi alla diffusione del Vangelo attraverso i mezzi di comunicazione. Concluso il periodo di prova, ha intrapreso il noviziato e il 16 luglio 1944 ha emesso i voti perpetui come fratello discepolo. Il 29 giugno 1949 viene consacrato e inizia a prestare servizio nella libreria Pio X, nei pressi del Vaticano. Nel 1957, conoscendo padre Giovanni Folci, fondatore dell’ordine del Divin Prigioniero, intraprende il percorso degli studi teologici, lasciando la Società San Paolo.
Il 27 marzo 1965, all’età di 38 anni, è consacrato sacerdote. Esercita per alcuni anni il ministero nella Diocesi di Fermo, fino a che nel 1972 lesse un annuncio in cui padre Tarcisio Carboni, già missionario in Brasile, cercava un fratello che lo aiutasse. Don Pietro, convinto di poterlo affiancare, partì con lui. Arrivò in Brasile a 47 anni e annunciò il Vangelo nelle diocesi di Sao Paulo Piauì e di Alagoas.
Nel 2009, tornato dalla missione, si è stabilito a Maserà di Padova, dove ha aiutato in parrocchia, celebrando l’eucaristia e mettendosi a disposizione per le confessioni e la direzione spirituale. Il 3 settembre 2020 è tornato alla Casa del Padre.
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