Canti

Canti

Difficile, o, meglio, laborioso districarsi nella selva di Canti, più di trecento, di M. Celio e trasceglierne solo alcuni per farne una silloge sia perché hanno tra loro una forte coerenza e consequenzialità, sia perché il quadro che se ne ricava rimane incompleto e non facile da comporre. Tuttavia, alcuni Canti hanno già trovato una collocazione editoriale, in particolare in Altrove (Macabor, 2017, prefazione di Umberto Curi), in Germogli di parole (Macabor, 2019, prefazione di Adone Brandalise) e nel più recente Segrete distanze (Proget, 2021, prefazione di Germano Bertin) con alcuni illuminanti interventi di Alessandro Tessari a delineare un percorso complesso che conta oramai una decina di sillogi.

Una poesia che non ci consente divagazioni, quella di Marta Celio, e che ci porta dentro una crisi esistenziale che non trova soluzione se non nel raccontarsi come prova provata di sopravvivenza, ma una poesia sempre in dialogo conltro, sia l’altro da sé che l’altro di sè.

dalla prefazione di Alessandro Cabianca