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Nel realizzare questo mio sogno ho tentato di dar voce ai miei stati d’animo a volte sussurrati altre gridati in silenzio come “L’albero italiano” che rispecchia fedelmente la classe oggi dimenticata nonostante non vi sia giorno che la cronaca ce la ricordi.
Sarei felice solo se riuscissi con queste frasi a destare qualche buona emozione e perché no anche qualche piccola ilarità a persone semplici come me.
Sussurri
Poesie: è difficile mettere in versi i sentimenti che si provano, ma è ancora più complesso mettere parole su parole che attraversino l’animo di chi le legge.
Il poeta che scrive per sé, per esternare il suo sentire, è un poeta a metà, il poeta che scrive per rapportarsi con gli altri, affida ai versi il suo pensiero, la sua capacità di comunicare ed allora tra l’autore ed il lettore si instaura un percorso che porta alla conoscenza dei sentimenti e/o sensazioni del poeta.
Tutto questo noi lo ritroviamo nei versi poetici di Nives che scrive per raccontare se stessa, a sé ma anche agli altri: a chi le sta vicino e a chi vuole conoscere i suoi pensieri attraverso la lettura delle poesie che ha inteso pubblicare. E traspare così dalle poesie, dalle parole e ancora di più dagli aggettivi, un grande amore verso la natura in tutte le sue manifestazioni e verso l’umanità nelle sue peculiarità. Un timido approccio al mondo degli affetti forti e un bisogno di sentirsi amata, capita ed accompagnata per mano in questo suo continuo sognare un mondo in cui il sole ti illumini un campo di fiori dove la tristezza avvolga raramente la terra.
E il poetare di una persona che sembra ancora racchiusa in un bozzolo e che affida ai versi il potere di trasformarlo in farfalla. A noi lettori il compito di seguire la farfalla nei suoi viaggi, di saperla osservare e capire quando si ferma per sorriderci e per comunicare.
Battaglia Terme, 14.05.2008
Il Sindaco
Velia Bevilacqua
- Autore
- Nives Bada
- Anno Edizione
- 2023
- Numero Pagine
- 80
- Dimensioni
- 15 x 21 cm
- Dorso
- 5 mm
- Rilegatura
- Brossura
979-12-80842-17-6
Nives Bada nata all’interno di una classica famiglia patriarcale veneta nel 1941, ho vissuto l’esperienza del dopoguerra italiano immersa tra il lavoro dei campi, le lezioni della maestra elementare e le attività della parrocchia. Desiderosa di apprendere, ho coltivato la lettura e la scrittura anche se le bambine del “popolo” non frequentavano la scuola per molti anni, a quei tempi.
Dedicarmi alle mie figlie, alla loro crescita, alla loro educazione, è stato un impegno costante nella seconda parte della mia vita, momento in cui ho scritto molte delle poesie che leggerete. Appare in questo periodo una forte componente di pensiero che si alterna alla drammaticità della vita quotidiana, sostenuta dai profondi valori radicati e ancorati nella terra natia.
L’amore è un tema che appare e scompare ma che accompagna tutti i momenti della mia esistenza, ed ora che sono nonna la rabbia, l’indignazione hanno lasciato il posto alla riflessione, alla nostalgia e talvolta al rimpianto.
Ho partecipato a diversi concorsi di poesia svoltisi nella provincia di Padova nel corso di questi ultimo anni con risultati lusinghieri.
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