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Cantiamo Torreglia

Lucia Marchesi , Giulio Osto , Patrizia Paradisi

Cantiamo Torreglia

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Tauriliam canimus. Charâ qui degis in umbrâ, vates, da citharam, quae florum dixit amores, Euganeamque, annique vices, magnumque Meronta …

Cantiamo Torreglia. Poeta tu che vivi nell’amata ombra, prestami la cetra, che raccontò gli amori dei fiori, la terra euganea, l’alternarsi delle stagioni e il grande Meronte …

Formato
  • Cartaceo

cantiamo torreglia

Niccolò Tommaseo (1802-1874), studente universitario a Padova, nel 1819 si recò nel vicino paese di Torreglia nei Colli Euganei in visita al suo professore Giuseppe Barbieri nella sua villa, tuttora esistente. Dopo l’incontro, il geniale adolescente compose un carme di 87 esametri latini intitolato Tauriliae descriptio (Descrizione di Torreglia), che poi il Barbieri pubblicò in una delle sue opere.

Se dobbiamo credere al Tommaseo, critico di se stesso in età adulta e senile, i versi a Torreglia erano in assoluto una delle sue prove in latino migliori, di cui si dichiarava soddisfatto anche col passare dei decenni. La prima e unica edizione integrale del poemetto si trova in G. Barbieri, Opere, 2. Veglie Tauriliane, Padova, Crescini, 1821 (pp. 201-205). 

Nel 1974, nelle celebrazioni per il centenario della morte del Tommaseo, viene collocata nella Chiesa di San Sabino a Torreglia, una targa a firma di Carlo Diano (1904-1974), con scritto:

“Da questo colle, ospite nel 1819 del maestro Giuseppe Barbieri, Niccolò Tommaseo, che all’amore dell’Italia era stato educato dall’infanzia nella nativa Sebenico, cantò non ancora diciasettenne, in versi latini, le bellezze di Torreglia”.

Nel 2016, grazie all’interessamento e sostegno della Parrocchia di Torreglia, si arriva alla riscoperta e promozione del carme attraverso la presente pubblicazione editoriale tra le iniziative legate al Premio di Poesia San Sabino attivo a Torreglia dal 2001.

Il volume Cantiamo Torreglia intende riscoprire la poesia del Tommaseo e attraverso di essa proporre un’esperienza di incontro con il paesaggio euganeo tra natura e letteratura. L’opera è composta da diversi elementi intrecciati tra loro: a) il testo originale latino della poesia, la traduzione italiana filologica, il commento alla poesia a cura di P. Paradisi; b) una traduzione italiana poetica a cura di G. Zamarin e M. Boschi; c) le fotografie di Torreglia e dei Colli Euganei (di G. Canello) disposte - a commento della poesia - in un itinerario esperienziale storicoletterario a Torreglia, illustrato anche da 2 mappe.

Il volume e la Postfazione sono a cura di L. Marchesi, l’ideazione del progetto e l’Introduzione sono di G. Osto. Impreziosisce l’opera una autorevole Prefazione del “decano” dei latinisti italiani il filologo Alfonso Traina.

Consigliato a:

Quanti amano la cultura, l’arte, la poesia, la spiritualità, …; turisti, studenti universitari, giovani, adulti e persone alla ricerca del bello e di quanto nutre cuore, mente, spirito.

Editore
Proget Edizioni
Autore
Lucia Marchesi, Giulio Osto, Patrizia Paradisi
Lingua
Italiano
Anno Edizione
2016
Numero Pagine
120 pagine | 45 foto | 2 mappe
ISBN
978-88-88785-95-0
978-88-88785-95-0

Lucia Marchesi, storica dell’arte; Giulio Osto, teologo; Patrizia Paradisi, studiosa di Tommaseo, Alfonso TRAINA, latinista.

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