- -5%
... la qualità umana di una società dovrebbe essere misurata a partire dalla qualità della vita dei più deboli tra i suoi membri. E poichè l'essenza di ogni morale è data dalla responsabilità nei confronti dell'umanità degli altri, questa è anche l'unità di misura degli standard morali di una società. È questo l'unico tipo di misura che un sistema di Welfare si possa permettere, ma è anche l'unico di cui abbia davvero bisogno ... | Zygmunt Bauman
Solidarietà a tutto campo
Il dibattito sullo “Stato Sociale” (Welfare State) - ormai una delle costanti della nostra storia recente - coinvolge i princípi della giustizia sociale, dell’uguaglianza e della solidarietà a tutto tondo.
Lo stato sociale è un costo oppure una risorsa?
La crisi economica in atto pare aver messo in questione questo punto cardinale delle nostre democrazie. Siamo in crisi - si dice - e quindi non ci possiamo piú permettere questo stato sociale. Un po’ tutti ci siamo persuasi che lo stato sociale è un costo piuttosto che una risorsa.
Alcuni punti di convergenza
Di fatto, dal dibattito in atto sembrano essere emersi alcuni punti di convergenza fra le diverse critiche:
- esiste il problema dei costi di uno stato sociale che ha prima di tutto la necessità di una “verifica interna”, quanto a efficienza e capacità effettive di venire incontro ai “veri” soggetti in difficoltà;
- lo stato sociale ha mostrato di non farcela a fronteggiare e a superare le disuguaglianze generate dal mercato, e tanto piú di questo mercato selvaggio, sempre piú finanziarizzato e staccato dall’economia reale;
- lo stato sociale, quanto a vision e a mission, non può essere buttato via;
- in ogni caso vi è l’imperativo di attivarsi per ricercare vie nuove per una piú efficace protezione sociale dei cittadini.
Il Welfare: nuova risorsa
Lo stato sociale, oggi, va accostato non piú come un “costo” ma come una “risorsa” per tutta la nostra vita civile, fino a diventare “Welfare generativo” (tema sul quale la Fondazione Zancan ha attirato attenzione e suscitato dibattito).
Piú libertà, piú responsabilità, piú partecipazione
Serve una conversione di prospettiva circa lo stato sociale: questo rinnovamento esige che venga favorita piú libertà, piú responsabilità e piú partecipazione dei cittadini. In altre parole, il nuovo stato sociale scaturirà solo dalla formazione del nuovo “cittadino etico”, il quale inizierà la sua giornata non con la domanda: «cosa mi spetta?», ma con «qual è la mia responsabilità?».
Lorenzo Biagi
- Editore
- Proget Edizioni
- Autore
- Autori Vari
- Consulenza Editoriale
- Tiziano Vecchiato
- Lingua
- Italiano
- Anno Edizione
- 2013
- Dossier n°
- 1/2013
- ISBN
- 978-88-88785-41-7
Tiziano Vecchiato
Un nuovo lessico, per una nuova cultura di Welfare
Elena Vivaldi
Diritti e doveri di solidarietà, per realizzare a pieno la persona
Devis Geron
Serve un nuovo Welfare che, aiutando, renda responsabili
Rosangela Lodigiani e Mauro Magatti
Una leva strategica di legami sociali e di nuovi valori civili
Paolo Tomasin
Dirigente | Generare un nuovo Welfare significa saper dirigere e fare rete
Cristina Braida e Federica Palomba
Assistente sociale | Protagonisti motivati e responsabili, pronti a cambiare
Daniele Salmaso
Infermiere | Prendersi cura della persona in una logica “generativa”
Gerolamo Spreafico
Pedagogista | Rigenerare, Responsabilizzare, Rendere: il nuovo Welfare
Costi della Rivista EPP:
- Edizione cartacea • individuale € 28,00 • istituzionale € 54,00
- Edizione digitale • individuale € 20,00 • istituzionale € 40,00
- Edizione cartacea + digitale • individuale € 32,00 • istituzionale € 60,00
Prendere contatti con PROGET EDIZIONI: 049 643195 • edizioni@proget.it • www.facebook.com/ProgetEdizioni