Per una medicina umana
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Per una medicina umana

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Per una medicina umana

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… occorre attuare una mediazione dell’aspetto scientifico nelle finalità umane. Il medico, come scienziato e umanista, deve esercitare la virtù della tolleranza, deve rispettare l’altro, il paziente, e mediare le informazioni scientifiche (diagnosi e terapia) non in senso generico e universale, ma in modo personale e specifico in relazione a ogni singola persona o situazione,deve salvaguardare il “bene nella speranza”, tutelando il bene del paziente … | David C. Thomasma

Formato
  • Cartaceo

Dichiarazione di Helsinki: 1964 - 2014

Dopo 50 anni resta ancora un documento basilare nella storia dell’etica medica e della ricerca clinica: uno dei tentativi piú significativi e importanti della comunità medica per autoregolare la propria attività in alcune tra le sue piú delicate aree. È un orientamento fondamentale delle coscienze e delle pratiche mediche, nelle loro diverse declinazioni; oggi, è necessario che anche la legislazione ordinaria si lasci ispirare dai questi orientamenti e contribuisca a far diventare “costume” condiviso quanto in essa viene auspicato e indicato.

Limpidi e ragionevoli orientamenti

La preoccupazione del medico non è solo per la salute dei pazienti, ma anche per la tutela del benessere fisico e la promozione dei diritti delle persone in cura (n. 3).
Ai ricercatori, inoltre, vengono richiesti dei requisiti piú elevati rispetto alla semplice osservanza di norme e standard etici, di profili legali e deontologici (n. 10).

Bene personale e bene comune

Uno dei temi centrali della versione 2013 della Dichiarazione è la necessità di estendere la ricerca anche a gruppi di persone spesso sottorappresentate, come le donne, i bambini e le minoranze (n. 13), e di includere l’obbligo di assicurare «trattamento e compensazione adeguati ai soggetti che subiscano danni a causa della loro partecipazione alla ricerca» (n. 15), nella ricerca del bene personale e del bene comune.

Il bene della speranza e il bene del paziente

Oggi, spesso, si ha la sgradevole sensazione che alla fine il budget finisca per fare la differenza, anche in medicina. L’anniversario della Dichiarazione di Helsinki si dimostra una buona occasione per ricentrare l’attenzione di tutti su quel bene non commerciale che è la salute dell’uomo e di tutti gli uomini, per tornare a «salvaguardare - come amava dire David C. Thomasma - il “bene della speranza”, tutelando il bene del paziente»

Lorenzo Biagi

Editore
Proget Edizioni
Autore
Autori Vari
Lingua
Italiano
Anno Edizione
2014
Dossier n°
1/2014
ISBN
978-88-88785-53-0
978-88-88785-53-0

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